La Promenade du Paillon

Il 26 ottobre è stata inaugurata la Promenade du Paillon dopo 2 anni di lavori. Questo luogo, atteso con impazienza dai Nizzardi, la cui bella città mancava di spazi verdi, ricalca il tratto cittadino del leggendario Paillon, il fiume intimamente legato alla storia di Nizza.

Ho l’onore di presentarvi qui di seguito l’intervista che il Paillon ha concesso in esclusiva a My French Riviera, in occasione di questo evento che lo mette ancora una volta sotto i riflettori.

My French Riviera: Buongiorno Signor Paillon, vorrebbe dire due parole di presentazione ai nostri lettori ?

Le Paillon: Buongiorno a tutti, sono il Paillon, il vero ed unico fiume di Nizza. Eh si, perché in un giorno come questo va detto che il Var non è veramente il fiume di Nizza, al contrario, per anni è stato considerato come il confine della contea di Nizza. Il 26 ottobre, le orecchie mi hanno fischiato molto: si è parlato per due anni di “coulée verte” ed invece, sopresa!, mi inaugurano la Promenade du Paillon! Non posso che essere contento: di me, in centro, non resta che il ricordo dei Nizzardi e la mia foce puzzolente sotto la Prom’ davanti ai giardini Albert 1°. Allora, se c’è un spazio verde, pieno di vita e di bellezza e che porta il mio nome, ne sono talmente commosso che mi viene voglia di produrmi in una bella piena come ai vecchi tempi, quando le vedette gridavano “Païoun ven! il Paillon arriva!” se le mie acque incominciavano a salire….

My French Riviera: Paillon è un nome molto particolare, ne conosce l’etimologia ?

Le Paillon: Gli studiosi dicono che deriva da «paillettes» poiché credono che c’era dell’oro nel mio letto, ma è solo una leggenda. D’oro, nel mio letto, non ce n’è mai stato. Lo chieda ai Genovesi che hanno un proverbio che dice “L’ou de Nissa, che d’ou nu ghe n’è mancu una stissa” (traduco: l’oro di Nizza che d’oro non ce n’è manco un po’)

My French Riviera: Quando è nato ?

Le Paillon: Non mi ricordo quando sono nato, sono troppo vecchio per ricordarmene, ma nonostante la mia veneranda età, sono in perfetta forma con i miei 36.30 Km

My French Riviera: E dove è nato, se lo ricorda ?

Le Paillon: Me lo ricordo si, sa, i fiumi nascono ogni giorno della loro vita. Nasco a 1300 metri di altitudine, su un fianco del monte Auri – il cui nome deve aver contribuito alla leggenda aurea che mi riguarda… Certo che lassù fa freschino comparato con il clima di Nizza, ma dopo tutti questi millenni, cosa vuole, ci ho fatto l’abitudine.

My French Riviera: Che tipo di relazioni intercorrono fra lei ed i Nizzardi ?

Le Paillon: Eh, una bella domanda, se qualcuno avesse la risposta… In generale, non mi hanno rotto troppo le scatole ed il mio percorso verso il mare è un lungo fiume tranquillo (lo so, lo so, sono un fiume spiritoso!), almeno fino al Palais des Expositions, mais come mi avvicino alla loro preziosa Città Vecchia, e che caspita, allora li non si capisce più niente, mi hanno fatto di tutto! E’ vero che mi succede di fare delle piene, di tanto in tanto e quindi i Nizzardi si sono arrovellati per canalizzare la mia energia, ma insomma, chi ha fatto girare i mulini dei mugnai? Eh? Io! E funzionare le concerie ? Io ! pensi che fino al XIX secolo dirottavano le mie acque fino dentro le mura della città perché i Nizzardi potessero usarle a piacimento, senza contare i servizi resi ai pescatori, che scendevano verso il mare navigando su di me, ai contadini, che hanno usato le mie acque per irrigare i loro campi ed abbeverare il loro bestiame, alle lavandaie, che venivano a lavare i panni sulle mie rive…

les bugandières

Mi anche ricordo di una ragazza che si chiamava Caterina Segurana,  brutta come il peccato e parlava anche con una voce da maschio al punto che a volte mi veniva il dubbio che… Ma aveva carattere, oh, se ne aveva, si parla ancora di lei in città… Povere lavandaie, anche loro vittime dell’avanzata di quello che voi chiamate progresso: erano un po’ il simbolo di Nizza, i turisti le ammiravano dall’alto dei miei muri ma a mano a mano che la città s’imborghesiva, si è deciso che ne degradavano l’immagine! Bon, per farla breve, io dico che sono stato molto utile ai Nizzardi. Posso persino dire che senza di me, Nizza sarebbe rimasto quello che era all’inizio, un villaggio anonimo e senza pretese.

My French Riviera: Potrebbe citare una piena che le è particolarmente ben riuscita ?

Le Paillon: Mi ricordo bene di quella del 1529. I Nizzardi mi hanno biasimato perché avevo distrutto il loro solo ponte, il pont Saint Antoine.

Le pont Saint Antoine en 1610

Le pont Saint Antoine en 1610

Ma loro hanno fatto la stessa cosa: il cemento della ricostruzione era ancora fresco che, per impedire il passaggio ai Francesi ed i Turchi che assediavano la città, lo hanno distrutto pezzettino per pezzettino, il loro ponte! Era il 1543. Ma si rende conto? Questi scioperati dei Nizzardi avevano costruito un solo ponte. Nel 2006, durante i lavori per la costruzione della linea del tram, lo hanno ritrovato.

Le Pont Vieux en 2006

Le Pont Vieux en 2006

Morale: possiamo seppellirlo, ma non possiamo sbarazzarci del nostro passato. Gli archeologi erano stupiti nel vedere che il pavé del ponte era molto usurato: sfido io, era il solo ponte, si immagina quanta gente ci è passata sopra?

My French Riviera: Il ponte Saint Antoine è stato dunque il solo ponte costruito su di  Lei ?

Le Paillon: Si, fino al 1824 quando il Pont Neuf, costruito all’altezza di Place Masséna, è venuto al mondo!

Le Pont Neuf et Place Masséna

Le Pont Neuf et Place Masséna

E cosi, il ponte Saint Antoine è stato ribattezzato il Ponte Vecchio…  eh si, è cosi, figlia mia, la vita è una ruota che gira… Ah, quello è stato un bel périodo per me! I Nizzardi – sempre ambiziosi! – volevano darmi dei quais come quelli della Senna! Allora ne costruirono dal Pont Neuf fino alla mia foce dove, nel 1863, costruirono il Pont des Anges. Devo ammettere che fecero un ottimo lavoro, ero bellissimo, sui miei quais si teneva il mercato, la gente s’incontrava, le dame in abito lungo e i dandies in redingote venivano a fare le vasche… Come avrei voluto che qualla presuntuosa della Senna mi vedesse… Eh si, la prima Promenade du Paillon risale agli anni 1820…

Le Pont des Anges et le Pont Neuf en 1863

Le Pont des Anges et le Pont Neuf en 1863

Per ritornare al Ponte Vecchio, nel 1833 il Consiglio di Ornato decreto’ che non era conforme alle regole di costruzione dell’epoca e che poteva crollare da un momento all’altro – questa è bella! – ma si dovettero attendere 100 anni prima che il Ponte Vecchio venisse distrutto, nel 1921. Una cosa è certa: Nizza aveva bisogno di un ponte nuovo, la città si estendeva sulla mia riva destra ed il mio traversamento divenne un ostacolo fra i nuovi quartieri ed il Cours Saleya, dove si trovava il cuore culturale ed administrativo della città. Sarebbe stato un peccato che le dame si bagnassero l’orlo della gonna attraversandomi a guado…

Le Pont Vieux et le Pont Neuf

Le Pont Vieux et le Pont Neuf

My French Riviera: Lei ha contribuito ampiamente allo sviluppo di Nizza e mi sembra di capire che i Nizzardi l’hanno amata, a modo loro. Ma allora quando hanno deciso che potevano fare a meno di lei?

Le Pallion: Non è successo improvvisamente, è stato un processo inizialmente molto lento, poi sempre più veloce, una vera colata di cemento, altro che “colata verde”! Più la città si espandeva sulla mia riva destra e più i Nizzardi mi considerarono come un ostacolo. Ne ho voluto un po’ ai Nizzardi per questo: per caso Parigi, Lione o Bordeaux hanno coperto i loro fiumi, loro? Puo’ immaginare Parigi senza la Senna e tutto quello che vi galleggia sopra? Mentre invece qui, più la città si espandeva, più il Paillon diventava un problema! Io, un problema!! Come il Ponte Vecchio, come le lavandaie, dopo secoli di onorato servizio, si è deciso che non ero più “conforme”! Ma, cosa vuole, sono un vecchio fiume comprensivo e bisogna ammettere che i Nizzardi non hanno avuto un’immensa pianura, come i Parigini, per costruire la loro città. Fra il mare da una parte e le Alpi dall’altra, ogni pezzo di terra, compreso il letto del vecchio fiume, aveva un’importanza primordiale… Nel 1867, hanno cominiciato coprendo un tratto di 106 metri, fra le vie Gubernatis e Alberti.

Lavori per la costruzione del Casino' Municipale nel 1881

Lavori per la costruzione del Casino’ Municipale nel 1881

In seguito, hanno coperto fino al Ponte Nuovo, che si trovava all’altezza di Place Masséna, per costruire il loro Casino’ Municipale, che fu inaugurato nel 1884.

Il Casino' Municipale nel 1895

Il Casino’ Municipale nel 1895

Nel 1893 erano già arrivati alla mia foce con il sito dove sorge il Jardin Albert 1°. A nord, nel 1873 il ponte Garibaldi ed nel 1899 il ponte Barla sono usciti dalla terra. Poi, nel 1921, venne distrutto il Vecchio Ponte e si copri’ dallo square Leclerc fino a Todutti de l’Escarène. Nel 1931, l’esplanade Risso fu inaugurata e, dopo la Seconda Guerra, venne coperto fino al ponte Barla, che dunque spari’. Poi, Jean Médecin decreto’ che Nice non poteva rimanere dietro le grandi città che facevano turismo d’affari: nel 1954 decise di dotare la città di un palazzo d’esposizioni che venne inaugurato nel 1964, nel 1973 si costrui’ l’orribile gare routière (ma all’epoca, me lo ricordo bene, si grido’ al miracolo architettonico!) e, nel 1979, venne distrutto il Casino’ Municipale

Lavori di copertura Jardin Albert 1 en 1891

Lavori di copertura Jardin Albert 1 en 1891

perché ci si voleva costruire un centro di congressi che è poi stato costruito più a nord, l’Acropolis, nel 1984.

My French Riviera: In seguto alla copertura totale dal Palais d’Expositions fino alla Sua foce, si direbbe che Lei è stato cancellato dai piani della città. Pensa di essere stato cancellato definitivamente dalla storia di Nizza, dopo essere stato cancellato dalla sua geografia?

Casino' Municipale nel 1979

Casino’ Municipale nel 1979

Le Paillon: Ma nient’affatto ! Per incominciare, non si è mai smesso di parlare di riva destra e riva sinistra del Paillon per indicare rispettivamente la città nuova e la città vecchia. Poi, di quando in quando, qualcuno viene a farmi visita nelle gallerie sotterranee dove mi hanno confinato, come il caro Albert Spaggiari che è diventato milionario grazie a me…

Le Paillon dans sa galerie

Le Paillon dans sa galerie

Ed ora, ritorno sotto i riflettori, mi hanno dedicato una Promenade, come agli Inglesi! I Nizzardi non mi hanno dimenticato.

My French Riviera: Vuole cogliere l’occasione per dire qualcosa ai nostri lettori ?

Le Paillon: Certo, vorrei dire al sindaco di Nizza di scegliersi meglio le persone che che scrivono i suoi discorsi. Ha detto all’inaugurazione: “Stamattina sono semplicemente felice. Il progetto ha fatto rinascere il nostro Paillon. Riunisce le due rive che non avrebbero mai dovuto essere separate. Non me ne vogliano certuni, ma questo giardino non è un campeggio e non lo sarà mai. E’ protetto da inferriate. E’ sorvegliato da una sezione speciale (della polizia municipale ndr). Dispone di telecamere termiche. Questo giardino è per i Nizzardi e non per gli altri”. Lo ringrazio per le parole gentili nei miei confronti, ma si contraddice se afferma che le due rive non avrebbero mai dovuto essere separate: conosce un fiume che non abbia due rive, lui? E poi dice che questo giardino è per i Nizzardi e non per gli altri. E chi sono gli altri? Gli Italiani? I Marziani?

My French Riviera: Forse il suo riferimento al campeggio…

Le Paillon: Campeggio… Gli altri… Ah, adesso capisco… E si, campagna elettorale obblige, bisogna ben prendere qualche voto al FN… Bon, non andiamo a cercare il pelo nell’uovo! Ha fatto un buon lavoro, grazie ai contribuenti nizzardi e, ovviamente, grazie agli operai, agli ingegnieri, agli architetti, ai giardinieri che per due anni hanno lavorato alla realizzazione di questo progetto. E quindi, viva lou Cours dou Païoun !

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6 Responses to La Promenade du Paillon

  1. ben tornata Pat, e con una storia interessante sotto forma di simpatica intervista ad un fiume che dalla superficie non si vede più…

    Hai fatto bene a dargli notorietà. La prossima volta che vengo a Nizza lo cercherò attentamente…

    A presto, ciao
    HP

  2. Ciao HP,
    Grazie di essere passato di qui! Se verrai a Nizza, sarà una gioia per me di accompagnarti lungo il percorso del Paillon e della nostra nuova Promenade, di cui, devo ammetterlo, siamo orgogliosi, malgrado l’impatto che l’operazione avrà sulle imposte locali :-(.
    Un abbraccio
    Pat

  3. Pat sono contenta di averti cercata e riletta!
    In splendida forma, come sempre 🙂
    Ciao carissima!
    Irene

  4. Pim says:

    Bella l’idea dell’intervista al fiume, non conoscevo questa storia.
    Ciao Pat.
    Pim

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